ernesto
2010-11-16 01:54:44 UTC
Capita a tutti di essere convinti di avere ragione e di guardare con
incredulita' quelli che dicono il contrario e che non sembra si
avvedano di avere torto.
La cosa diventa grave quando si è assolutamente convinti di aver
ragione e il dubbio smette di sfiorarci: i tedeschi nazisti erano
convinti di aver ragione. Mussolini aveva convinto gli italiani che
LUI aveva sempre ragione e se n'era convinto anche lui portandoci
tutti alla catastrofe.
I fanatici dui ogni religione sono totalmente convinti di aver
ragione: e' inutile mostrar loro le migliaia di religioni diverse che
hanno inventato gli uomini durante la loro breve storia di vita sulla
Terra: ammettono che tutte le altre religione sono bufale,
sciocchezze, ma la LORO religione è tutt'altra cosa.
Capita che una cristiana venga condannata a morte in un paese
musulmano per aver detto che Gesù ha dato il suo sangue per noi mentre
che ha fatto Maometto per gli islamici?
I martiri e i loro assassini sono convinti di aver ragione entrambi.
I nostri mafiosi di oggi saranno convinti di aver ragione? Temo di
siì, per rischiare la pelle occorre crederlo.
E veniamo ai forzidioti: gia' chiamarli cosi' e' un brutto segno, e'
evidente che sono convinto di aver ragione. Adesso che sembra che la
tirannia televisiva di Berlusconi volga al termine, forse si puo'
tentare un esame meno stressato.
Berlusconi era un imprenditore di pochi scrupoli cresciuto sotto l'ala
della corruzione craxiana: c'è un articolo di Eugenio Scalfari su
Repubblica, datato 1990, che lo spiega.
Fin da allora era evidente, a chi aveva vista acuta, chi era Silvio
Berlusconi.
Quello che neppure Scalfari poteva vedere allora era la deriva
caratteriale di un uomo che cresceva in mezzo al gigantesco balocco
delle sue TV.
A pensarci adesso sembra perfino ovvio: che cosa e' stata la Tv
commerciale di Berlusconi se non uno "sdoganamento" del sesso facile,
a pagamento? E' il suo deus ex machina c'e' cascato dentro in toto.
Col passare degli anni e con l'aumentare del potere, Berlusconi da
deus e' diviventato vittima di quel meccanismo puttanesco e
l'operazione di cancro alla prostata lo ha colpito quando ancora era
sessualmente vitale.
Da qui la dipendenza sessuale diventa ossessione, si fa impiantare la
famigerata pompetta per poter comandare a piacimento l'erezione e
inizia la squallida corsa a farsi quante piu' puttane e' possibile.
Come un imperatore romano della decadenza, si diverte a umiliare i
sudditi, a sfregiare le istituzioni, a far mnisti la Carfagna, la
Brambilla, la Gelmini, a prendere la sua igienista dentale e nominarla
Consigliere Regionale, eccetera.
Intorno a questo povero "cesare" si intrecciano gang criminali
plaudenti per avere appalti truccati, per rubare enormi somme allo
Stato che il povero Berlusconi a sua volta deride e insulta.
Nugoli di carabinieri devono scortare vagonate di troie e poi fare
cordone intorno ai luoghi delle orge e dei festini, luoghi che vengono
fotografati, orge che vengono registrate e le notizie corrono nel
mondo.
Tuttavia ai forzidioti sembra non importare: lo farebbero anche loro
se potessero.
Ecco, qui si innesta il dubbio: perche' chiamarli forzidioti? Sono
solo italiani frustrati, che hanno dei rapporti sessuali il vecchio
valore basato sulla quantita' e non sulla quaklita'. Mancano di
cultura moderna, sono arcaici come il pakistano che uccide la figlia
perche' vuole vivere la modernita' occidentale.
Infatti disprezzano gli omosessuali e ammirano i Paesi barbari in cui
li impiccano, anche questo disegna un lato della loro anacronistica
visione della vita: sembra che abbiano timore di diventare omosessuali
se non li insultano o a volte li picchiano.
Un po' come se il non essere razzisti comportasse poi l'obbligo di
fare sesso con chiunque sia di diverso colore. Come se non si fosse
per la strenua difesa di tutti gli uomini pur mantenendo i propri
gusti e le proprie scelte personali.
Ecco infatti il povero Berlusconi affermare che e' meglio andare a
puttane piuttosto che essere gay: ma avrà provato a prenderlo nel culo
per poter giudicare?
incredulita' quelli che dicono il contrario e che non sembra si
avvedano di avere torto.
La cosa diventa grave quando si è assolutamente convinti di aver
ragione e il dubbio smette di sfiorarci: i tedeschi nazisti erano
convinti di aver ragione. Mussolini aveva convinto gli italiani che
LUI aveva sempre ragione e se n'era convinto anche lui portandoci
tutti alla catastrofe.
I fanatici dui ogni religione sono totalmente convinti di aver
ragione: e' inutile mostrar loro le migliaia di religioni diverse che
hanno inventato gli uomini durante la loro breve storia di vita sulla
Terra: ammettono che tutte le altre religione sono bufale,
sciocchezze, ma la LORO religione è tutt'altra cosa.
Capita che una cristiana venga condannata a morte in un paese
musulmano per aver detto che Gesù ha dato il suo sangue per noi mentre
che ha fatto Maometto per gli islamici?
I martiri e i loro assassini sono convinti di aver ragione entrambi.
I nostri mafiosi di oggi saranno convinti di aver ragione? Temo di
siì, per rischiare la pelle occorre crederlo.
E veniamo ai forzidioti: gia' chiamarli cosi' e' un brutto segno, e'
evidente che sono convinto di aver ragione. Adesso che sembra che la
tirannia televisiva di Berlusconi volga al termine, forse si puo'
tentare un esame meno stressato.
Berlusconi era un imprenditore di pochi scrupoli cresciuto sotto l'ala
della corruzione craxiana: c'è un articolo di Eugenio Scalfari su
Repubblica, datato 1990, che lo spiega.
Fin da allora era evidente, a chi aveva vista acuta, chi era Silvio
Berlusconi.
Quello che neppure Scalfari poteva vedere allora era la deriva
caratteriale di un uomo che cresceva in mezzo al gigantesco balocco
delle sue TV.
A pensarci adesso sembra perfino ovvio: che cosa e' stata la Tv
commerciale di Berlusconi se non uno "sdoganamento" del sesso facile,
a pagamento? E' il suo deus ex machina c'e' cascato dentro in toto.
Col passare degli anni e con l'aumentare del potere, Berlusconi da
deus e' diviventato vittima di quel meccanismo puttanesco e
l'operazione di cancro alla prostata lo ha colpito quando ancora era
sessualmente vitale.
Da qui la dipendenza sessuale diventa ossessione, si fa impiantare la
famigerata pompetta per poter comandare a piacimento l'erezione e
inizia la squallida corsa a farsi quante piu' puttane e' possibile.
Come un imperatore romano della decadenza, si diverte a umiliare i
sudditi, a sfregiare le istituzioni, a far mnisti la Carfagna, la
Brambilla, la Gelmini, a prendere la sua igienista dentale e nominarla
Consigliere Regionale, eccetera.
Intorno a questo povero "cesare" si intrecciano gang criminali
plaudenti per avere appalti truccati, per rubare enormi somme allo
Stato che il povero Berlusconi a sua volta deride e insulta.
Nugoli di carabinieri devono scortare vagonate di troie e poi fare
cordone intorno ai luoghi delle orge e dei festini, luoghi che vengono
fotografati, orge che vengono registrate e le notizie corrono nel
mondo.
Tuttavia ai forzidioti sembra non importare: lo farebbero anche loro
se potessero.
Ecco, qui si innesta il dubbio: perche' chiamarli forzidioti? Sono
solo italiani frustrati, che hanno dei rapporti sessuali il vecchio
valore basato sulla quantita' e non sulla quaklita'. Mancano di
cultura moderna, sono arcaici come il pakistano che uccide la figlia
perche' vuole vivere la modernita' occidentale.
Infatti disprezzano gli omosessuali e ammirano i Paesi barbari in cui
li impiccano, anche questo disegna un lato della loro anacronistica
visione della vita: sembra che abbiano timore di diventare omosessuali
se non li insultano o a volte li picchiano.
Un po' come se il non essere razzisti comportasse poi l'obbligo di
fare sesso con chiunque sia di diverso colore. Come se non si fosse
per la strenua difesa di tutti gli uomini pur mantenendo i propri
gusti e le proprie scelte personali.
Ecco infatti il povero Berlusconi affermare che e' meglio andare a
puttane piuttosto che essere gay: ma avrà provato a prenderlo nel culo
per poter giudicare?