pirex
2010-06-03 22:08:28 UTC
"I verdetti della storia non si cancellano con le amnesie"
Forza Nuova perde in Cassazione:
il parallelo "fascismo-nazismo" non e' reato
Roma, 24-05-2010
Definire ''neonazisti'' i simpatizzanti di Forza Nuova non è
reato, ma semplice diritto di critica storica-politica.
Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, che ha respinto la
querela di Roberto Fiore, segretario dell’organizzazione di
estrema destra.
Il parallelo "fascismo-nazismo" in sostanza, nel quadro
"delle scelte di razzismo" non e' "ne' frutto di errore
storico, ne' manifestazione di critica realizzata sulla base
di una falsita'".
Veniamo al caso specifico.
Ha esercitato il diritto di critica storica-politica un
signore triestino che opponendosi ad una manifestazione
organizzata da Forza Nuova nel novembre del 2000 a Trieste
aveva scritto delle lettere di protesta, pubblicate dal
quotidiano 'Il Piccolo', definendo appunto i militanti di FN
''nazifascisti'' e ''neonazisti''.
La Corte di Cassazione ha dunque respinto la querela
avanzata dal segretario di FN, Roberto Fiore, che aveva
denunciato il signor Gabriele C. ritenendo le sue espressioni
lesive dell'identità politica della sua associazione.
Sottolineano i giudici che e' ''indubbio l' individuazione di
un atteggiamento nuovo negli aderenti all' associazione che,
attraverso il segretario Fiore, si ritengono diffamati da
quelle parole'' ma sottolineano anche i giudici ''non risulta
dagli atti la sussistenza di ufficiali dichiarazioni e di
impegnativi propositi programmatici dimostrativi dell'odierna
differenza e dell'odierno ripudio degli aderenti
all'ideologia dell'associazione, nei confronti della cultura
e della politica da cui è nata la legislazione anti-ebraica
del passato e da cui promana il razzismo antisionista del
presente, tali da rendere attualmente non vere e fattualmente
infondate le espressioni critiche usate dall'imputato
Gabriele C.''.
La Cassazione sottolinea come "i verdetti della storia non si
cancellano con successive disinformazioni, amnesie e
sottovalutazioni".
Dunque, equiparare il fascismo al nazismo rappresenta
esercizio del "diritto di critica".
Roberto Fiore, si era sentito diffamato da tre lettere
pubblicate sul 'Piccolo' di Trieste in cui Gabriele Campana,
cittadino memore del lager della Risiera di Sabba, criticava
il raduno di Forza Nuova, effettivamente svoltosi a Trieste
il 3 novembre 2000, etichettando i suoi aderenti come
'nazifascisti', 'neonazisti'.
Per Fiore tali espressioni erano diffamatorie ed frutto di
"ignoranza storica".
Pero', in molte localita', spiega la Suprema Corte, "i
tedeschi condussero la caccia in prima persona, in altre si
servirono dei reparti fascisti, in altre si limitarono a
prendere in consegna gli ebrei che erano stati internati dai
colleghi italiani".
In questa "politica di collaborazione", scrivono gli
'ermellini', "merita massimo rilievo l'unico lager nazista in
Italia:
la Risiera di San Sabba' che il cittadino querelato da Forza
Nuova aveva definito "ideale luogo di convegno dei fascisti
locali".
Se per la Corte d'appello di Trieste, dicembre 2008,
paralleli di questi tipo erano diffamatori (da qui la
condanna per diffamazione, ai soli effetti civili, di
Gabriele Campana) e non rappresentavano legittimo esercizio
di critica, per la Cassazione, che ha annullato la condanna
'perche' il fatto non costituisce reato', lo rispettano in
pieno.
Anzi, la Cassazione, "proprio per il tema in questione",
sente di dovere rievocare "quel periodo della storia del
nostro paese che aveva eliminato le articolazioni
democratiche della societa'".
In questo contesto "nonostante la fine del regime fascista -
annota piazza Cavour - sono sopravvissute associazioni e
organizzazioni politiche che, come Forza Nuova, si ispirano a
questa ideologia e che, come nel caso in esame, pretendono di
tutelare la propria identita' politica, rispetto ad
accostamenti e identificazioni che si riverberano
negativamente sulla reputazione dei propri aderenti, perche'
pretendono di affermare una corresponsabilita' del fascismo
nei crimini contro l'umanita' commessi dal nazismo".
Per la Cassazione, legittimare il parallelo
'fascismo-nazismo' e' frutto dell'"affidarsi alla
storiografia".
A questo punto, annota ancora la Cassazione, "gli
storiografi non lasciano spazio a dubbi e ad incertezze"
quando parlano del Regio Decreto del 17 novembre 1938
"considerato la magna charta del razzismo italiano".
Ecco perche' "il necessario ed ineludibile esame di questi
dati elaborati dalla storiografia rende evidente
l'impossibilita' di riconoscere fondamento alla pretesa" di
Roberto Fiore di Forza Nuova "di rivendicare la qualita' di
fascista depurata dalla qualita' di razzista e incontaminata
dall'accostamento al nazismo".
Una impossibilita' che, scrive Antonio Bevere, "deriva dalla
documentata posizione del fascismo italiano nella questione
ebraica, fatta di stretta collusione teorica con la dottrina
nazista e di stretta collaborazione operativa con le forze
militari naziste presenti nel territorio italiano nella
caccia all'ebreo".
Insomma, riassume la Cassazione, "dopo una iniziale
posizione neutrale, il capo del governo e tutto l'apparato di
potere del fascismo nostrano si adeguarono all'ideologia
razzista, a causa della preminente esigenza di rafforzare
l'alleanza con il regime nazista"
Il termine 'nazifascista', dunque, "riassume pienamente
questa osmosi politica e militare tra ideologie che, nate con
radici diverse, si unirono nella volonta' e nell'azione di
razzismo antisionista".
Dunque, "e' pienamente giustificato l'uso delle espressioni,
da parte di un cittadino di Trieste, sede dell'unico lager
nazista nel nostro paese - nel momento in cui manifesti una
particolare attenzione nei confronti di una riedizione di
pratiche politiche nei cui confronti la storia ha emanato un
irrevocabile e definitivo verdetto".
http://oknotizie.virgilio.it/go.php?us=20204a9c863b38bb
Forza Nuova perde in Cassazione:
il parallelo "fascismo-nazismo" non e' reato
Roma, 24-05-2010
Definire ''neonazisti'' i simpatizzanti di Forza Nuova non è
reato, ma semplice diritto di critica storica-politica.
Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, che ha respinto la
querela di Roberto Fiore, segretario dell’organizzazione di
estrema destra.
Il parallelo "fascismo-nazismo" in sostanza, nel quadro
"delle scelte di razzismo" non e' "ne' frutto di errore
storico, ne' manifestazione di critica realizzata sulla base
di una falsita'".
Veniamo al caso specifico.
Ha esercitato il diritto di critica storica-politica un
signore triestino che opponendosi ad una manifestazione
organizzata da Forza Nuova nel novembre del 2000 a Trieste
aveva scritto delle lettere di protesta, pubblicate dal
quotidiano 'Il Piccolo', definendo appunto i militanti di FN
''nazifascisti'' e ''neonazisti''.
La Corte di Cassazione ha dunque respinto la querela
avanzata dal segretario di FN, Roberto Fiore, che aveva
denunciato il signor Gabriele C. ritenendo le sue espressioni
lesive dell'identità politica della sua associazione.
Sottolineano i giudici che e' ''indubbio l' individuazione di
un atteggiamento nuovo negli aderenti all' associazione che,
attraverso il segretario Fiore, si ritengono diffamati da
quelle parole'' ma sottolineano anche i giudici ''non risulta
dagli atti la sussistenza di ufficiali dichiarazioni e di
impegnativi propositi programmatici dimostrativi dell'odierna
differenza e dell'odierno ripudio degli aderenti
all'ideologia dell'associazione, nei confronti della cultura
e della politica da cui è nata la legislazione anti-ebraica
del passato e da cui promana il razzismo antisionista del
presente, tali da rendere attualmente non vere e fattualmente
infondate le espressioni critiche usate dall'imputato
Gabriele C.''.
La Cassazione sottolinea come "i verdetti della storia non si
cancellano con successive disinformazioni, amnesie e
sottovalutazioni".
Dunque, equiparare il fascismo al nazismo rappresenta
esercizio del "diritto di critica".
Roberto Fiore, si era sentito diffamato da tre lettere
pubblicate sul 'Piccolo' di Trieste in cui Gabriele Campana,
cittadino memore del lager della Risiera di Sabba, criticava
il raduno di Forza Nuova, effettivamente svoltosi a Trieste
il 3 novembre 2000, etichettando i suoi aderenti come
'nazifascisti', 'neonazisti'.
Per Fiore tali espressioni erano diffamatorie ed frutto di
"ignoranza storica".
Pero', in molte localita', spiega la Suprema Corte, "i
tedeschi condussero la caccia in prima persona, in altre si
servirono dei reparti fascisti, in altre si limitarono a
prendere in consegna gli ebrei che erano stati internati dai
colleghi italiani".
In questa "politica di collaborazione", scrivono gli
'ermellini', "merita massimo rilievo l'unico lager nazista in
Italia:
la Risiera di San Sabba' che il cittadino querelato da Forza
Nuova aveva definito "ideale luogo di convegno dei fascisti
locali".
Se per la Corte d'appello di Trieste, dicembre 2008,
paralleli di questi tipo erano diffamatori (da qui la
condanna per diffamazione, ai soli effetti civili, di
Gabriele Campana) e non rappresentavano legittimo esercizio
di critica, per la Cassazione, che ha annullato la condanna
'perche' il fatto non costituisce reato', lo rispettano in
pieno.
Anzi, la Cassazione, "proprio per il tema in questione",
sente di dovere rievocare "quel periodo della storia del
nostro paese che aveva eliminato le articolazioni
democratiche della societa'".
In questo contesto "nonostante la fine del regime fascista -
annota piazza Cavour - sono sopravvissute associazioni e
organizzazioni politiche che, come Forza Nuova, si ispirano a
questa ideologia e che, come nel caso in esame, pretendono di
tutelare la propria identita' politica, rispetto ad
accostamenti e identificazioni che si riverberano
negativamente sulla reputazione dei propri aderenti, perche'
pretendono di affermare una corresponsabilita' del fascismo
nei crimini contro l'umanita' commessi dal nazismo".
Per la Cassazione, legittimare il parallelo
'fascismo-nazismo' e' frutto dell'"affidarsi alla
storiografia".
A questo punto, annota ancora la Cassazione, "gli
storiografi non lasciano spazio a dubbi e ad incertezze"
quando parlano del Regio Decreto del 17 novembre 1938
"considerato la magna charta del razzismo italiano".
Ecco perche' "il necessario ed ineludibile esame di questi
dati elaborati dalla storiografia rende evidente
l'impossibilita' di riconoscere fondamento alla pretesa" di
Roberto Fiore di Forza Nuova "di rivendicare la qualita' di
fascista depurata dalla qualita' di razzista e incontaminata
dall'accostamento al nazismo".
Una impossibilita' che, scrive Antonio Bevere, "deriva dalla
documentata posizione del fascismo italiano nella questione
ebraica, fatta di stretta collusione teorica con la dottrina
nazista e di stretta collaborazione operativa con le forze
militari naziste presenti nel territorio italiano nella
caccia all'ebreo".
Insomma, riassume la Cassazione, "dopo una iniziale
posizione neutrale, il capo del governo e tutto l'apparato di
potere del fascismo nostrano si adeguarono all'ideologia
razzista, a causa della preminente esigenza di rafforzare
l'alleanza con il regime nazista"
Il termine 'nazifascista', dunque, "riassume pienamente
questa osmosi politica e militare tra ideologie che, nate con
radici diverse, si unirono nella volonta' e nell'azione di
razzismo antisionista".
Dunque, "e' pienamente giustificato l'uso delle espressioni,
da parte di un cittadino di Trieste, sede dell'unico lager
nazista nel nostro paese - nel momento in cui manifesti una
particolare attenzione nei confronti di una riedizione di
pratiche politiche nei cui confronti la storia ha emanato un
irrevocabile e definitivo verdetto".
http://oknotizie.virgilio.it/go.php?us=20204a9c863b38bb
--
La mafia, come associazione e con tale denominazione, prima
dell'unificazione, non era mai esistita in Sicilia.
La mafia... nasce e si sviluppa subito dopo l'unificazione
del Regno D'Italia.
ROCCO CHINNICI
http://tinyurl.com/38zso25
http://tinyurl.com/2wdy6p9
La mafia, come associazione e con tale denominazione, prima
dell'unificazione, non era mai esistita in Sicilia.
La mafia... nasce e si sviluppa subito dopo l'unificazione
del Regno D'Italia.
ROCCO CHINNICI
http://tinyurl.com/38zso25
http://tinyurl.com/2wdy6p9