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* 2 doni di Dio o 106 morti? *
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pirex
2010-09-10 19:41:21 UTC
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2 doni di Dio o 106 morti?
Venerdì 10 Settembre 2010 17:50

Il premier Silvio Berlusconi è in viaggio a Mosca.

Ghiotta occasione per dar libero sfogo alla sua demenza
senile.
Davanti agli sguardi attoniti dei presenti e degli stessi
protagonisti del suo elogio, il Cavaliere ha dichiarato:
"*Medvedev e Putin sono un dono del Signore*".

*L'ilarità dei giornalisti presenti è stata soffocata* solo
dalla presenza dell'Esercito e delle spie al soldo del
dittatore russo e del suo portavoce, che avrebbero potuto in
uno dei mille modi che Putin in qualità di ex agente del KGB
conosce bene essere "eliminate" fisicamente.

C'è da chiedersi allora quale Dio prega e in quale Dio crede
Berlusconi.
Difficile che sia lo stesso che proclama l'uguaglianza tra
tutti gli uomini, l'amore gratuito disinteressato e la
filosofia del porgi l'altra guancia.
A meno che l'altra guancia non sia un fucile, qualche grammo
di antrace, una bustina di polonio o un kalashikov.

Ma forse è chiaro:
il Dio di Berlusconi è quello che il Cavaliere vede ogni
mattina allo specchio.

Ecco l'elenco dei 106 giornalisti uccisi in Russia negli
ultimi anni.
Che in qualche modo abbiano avuto un ruolo anche i due "doni
del Signore"? C'è anche un italiano. Ma chi se ne frega: era
solo un radicale.

Antonio Russo, giornalista di Radio Radicale, ucciso in
Georgia attraverso lo schiacciamento del torace, un metodo
tipico dei servizi segreti sovietici.
Russo era in procinto di rientrare in Italia per portare
nuove testimonianze e documenti sull’atrocità della guerra in
Cecenia.
Il suo corpo privo di vita è stato trovato sulla strada dove
si trovava la base russa di Vasiani.

Anna Politkovskaja, del quotidiano Novaya Gazeta, Mosca,

Ilyas Shurpayev, giornalista Dagestano responsabile per la
copertura delle notizie del Caucaso Settentrionale su Channel
One; muore strangolato con una cintura a Mosca.

Gaji Abashilov, responsabile della Tv di Stato del Daghestan,
VGTRK, fucilato nella sua auto.

Magomed Yevloyev, proprietario di Ingushetiya.ru, ucciso a
colpi di pistola in un’auto della polizia.

Khabarovsk Konstantin Brovko, giornalista della compagnia
televisiva “Gubernia”, ucciso a Khabarovsk.

Ivan Safronov, militare opinionista del quotidiano
“Kommersant”. Morto a Mosca il 2 marzo; la causa della sua
morte non è mai stata chiarita.

Vadim Kuznetsov, redattore capo della rivista “World and
home. Saint Petersburg”, ucciso a San Pietroburgo.

Vaghif Kochetkov, del quotidiano Trud (Labor), ucciso a Tula;

Ilya Zimin, ha lavorato per il canale televisivo NTV Russia,
ucciso a Mosca.

Vyacheslav Akatov, reporter speciale dello show televisivo
“Business Mosca”, ucciso a Mosca.

Anton Kretenchuk, cameraman del canale TV 38 °, ucciso a
Rostov-on-Don;

Yevgeny Gerasimenko, del giornale “Saratovsky Rasklad”,
ucciso a Saratov;

Vlad Kidanov, giornalista freelance, del Cheboksary;

Alexander Petrov, redattore capo, della rivista “Right for
Choice”, ucciso vicino a Omsk – nella Repubblica di Altai.

Vyacheslav Plotnikov, reporter del canale “41a TV Channel”,
Voronezh;

Anatoly Voronin, capo del settore commercio di ITAR-TASS;
Mosca.

Pavel Makeyev, reporter per la SocietàTNT-Pulse,
Rostov-sul-Don;

Magomedzaghid Varisov, Makhachkala;

Alexander Pitersky, reporter di Radio Baltika, San
Pietroburgo;

Vladimir Pashutin, del giornale Smolensky Literator,
Smolensk;

Tamirlan Kazikhanov, capo del servizio stampa Anti-terrorismo
del Centro Russian Ministry of Internal Affairs’s,
Dipartimento per il Distretto Federale Meridionale, Nalchik;

Kira Lezhneva, cronista del quotidiano “Kamensky Worker “,
nella regione di Sverdlovsk

Yefim Sukhanov, ATK-Media, Archangelsk;

Farit Urazbayev, cameraman, Vladivostok TV / Radio Company,
città di Vladivostok;

Adlan Khassanov, Reuters reporter, ucciso a Grozny;

Shangysh Mondush, corrispondente per il quotidiano
Khemchiktin Syldyzy, Repubblica di Tuya

Paul Klebnikov, redattore della versione russa di Forbes
Magazine, Mosca;

Payl Peloyan, redattore della rivista Armyansky Pereulok,
Mosca;

Zoya Ivanova, dell’ emittente televisiva BGTRK, Repubblica di
Buryatia;

Vladimir Pritchin, redattore capo del canale Nord Baikal TV /
Radio Company, Repubblica di Buryatia;

Ian Travinsky, San Pietroburgo, ucciso a Irkutsk,

Aleksei Sidorov. È il secondo redattore capo del giornale
locale, “Tolyatinskoye Obozreniye” ad essere ucciso.

Yuri Shchekochikhin, Novaya Gazeta, Mosca. Vice redattore
della Novaya Gazeta, morì pochi giorni prima del suo viaggio
in programma negli Stati Uniti d’America per discutere i
risultati della sua inchiesta giornalistica con i funzionari
dell’FBI. Ha investigato su alcuni scandali di corruzione
delle che ha coinvolto alti funzionari FSB. Shchekochikhin è
morto per un “grave reazione allergica” ad una sostanza che
presumibilmente è stata identificata come tallio.

Dmitry Shvets, della TV-21 Northwestern Broadcasting, morto a
Murmansk. E’ stato vice direttore della stazione televisiva
indipendente TV-21 Northwestern Broadcasting. E’ stato ucciso
al di fuori del suo ufficio. Shvets’ aveva detto ai colleghi
di aver ricevuto molteplici minacce per la sua relazione
sugli influenti politici locali.

Natalia Skryl, del giornale Nashe Vremya, città di Taganrog;

Konstantin Pogodin, Novoye, del quotidiano Delo, città di
Niznij Novgorod;

Valeri Batuev, giornale di Moscow News, Mosca;

Sergei Kalinovski, Moskovskiy Komsomolets, Smolensk;

Vitali Sakhn-Val’da, fotoreporter, della città di Kursk;

Leonid Shevchenko,del giornale Pervoye Chteniye , Volgograd;

Valeri Ivanov, redattore capo del Tol’yattinskoye Obozrenie ,
nella regione Samara;

Sergei Zhabin, al servizio stampa del governatore della
regione di Mosca;

Nikolai Vasiliev, di Cheboksary , Chuvashia;

Leonid Kuznetsov, del giornale Mescherskaya Nov’ , della
regione di Ryazan;

Paavo Voutilainen, redattore principale della rivista
Kareliya, Kareliya;

Roddy Scott, della Frontline-TV inglese.

Alexandr Plotnikov, del giornale Gostiny Dvor, della città di
Tyumen;

Oleg Sedinko, fondatore della Novaja Volna TV e Radio
Company, di Vladivostok;

Nikolai Razmolodin, direttore generale della Europroject TV e
Radio Company, Ulyanovsk

Igor Salikov, capo del Dipartimento di informazioni di
sicurezza dei Moskovskiy Komsomolets, giornale in Penza;

Leonid Plotnikov, della casa editrice “Periodici di Mari-El”,
Yoshkar-Ola.

Eduard Markevich, curatore ed editore del giornale locale
Novy Reft, a Sverdlovsk. Viene trovato morto, colpito alla
schiena. Ha spesso criticato i funzionari locali ed aveva
ricevuto minacce prima dell’assassinio.

Vladimir Yatsina, corrispondente di ITAR-TASS, rapito e poi
ucciso da un gruppo di Wahhabis in Cecenia

Aleksandr Yefremov, Cecenia. Fotoreporter della Siberia
occidentale del giornale Nashe Vremya, ucciso in Cecenia dai
ribelli.

Igor Domnikov, dalla Novaya Gazeta, Mosca. Uno sconosciuto
assassino lo colpisce ripetutamente alla testa con un
martello, all’ingresso del suo palazzo a Mosca. L’assassino
non è mai stato trovato.

Sergey Novikov, Radio Vesna, Smolensk. E’ colpito e ucciso
nel vano scala del suo appartamento. Ha spesso criticato il
governo di Smolensk.

Iskandar Khatloni, Radio Free Europe, Mosca. È ucciso di
notte con un ascia nel suo appartamento di Mosca da uno
sconosciuto. Khatloni lavorava sugli abusi dei diritti umani
in Cecenia.

Sergey Ivanov, Lada-TV. E’ colpito cinque volte alla testa e
al torace davanti al suo palazzo. È stato direttore della
Lada-TV, la più grande televisione indipendente nel
Togliattigrad.

Adam Tepsurgayev, Reuters. Cameraman ceceno, ha prodotto la
maggior parte delle riprese Reuters’ dalla Cecenia nel 2000,
tra cui gli scatti del ribelle ceceno Shamil Basayev.

Cynthia Elbaum. fotografo per Time magazine, Cynthia èstata
uccisa nel corso di bombardamenti russi nel 1994.

Vladimir Zhitarenko, veterano militare corrispondente per le
forze armate russe per il quotidiano Krasnaya Zvezda (Stella
Rossa), è colpito da due proiettili di un cecchino al di
fuori della città di Tolstoy-Yurt, nei pressi della capitale
cecena di Grozny.

Nina Yefimova, reporter per il giornale locale “Revival” è
stata rapita dal suo appartamento e uccisa insieme a sua
madre. Diversi giornalisti a Grozny e a Mosca credono che il
suo omicidio sia legato ai suoi articoli sulla criminalità in
Cecenia.

Jochen Piest. È ucciso in un attacco suicida da un ribelle
ceceno nel villaggio di Chervlyonna, a nord-est della
capitale cecena.

Farkhad Kerimov. Autore delle riprese di Associated Press dei
“ribelli” della Cecenia. Non è mai stato stabilito il motivo
dell’uccisione.

Natalya Alyakina Free-lance corrispondente per la Germania, è
uccisa da un soldato vicino alla città meridionale russa di
Budyonnovsk.

Shamkhan Kagirov. Reporter per il quotidiano di Mosca
Rossiyskaya Gazeta e il giornale locale Vozrozheniye, è
colpito e ucciso in un agguato in Cecenia.Tre agenti di
polizia locale che viaggiavano in automobile con lui vengono
anch’essi uccisi.

Viktor Pimenov. Fatalmente colpito alla schiena da un
cecchino posizionato sul tetto di un edificio a Grozny.

Nadezhda Chaikova. Il suo corpo è stato trovato sepolto nel
villaggio ceceno di Geikhi bendato e recante segni di
percosse. La causa della morte è un colpo d’arma da fuoco.

Supian Ependiyev. Muore in un affollato mercato all’aperto
nel centro di Grozny, in un raid che causò l’uccisione o il
ferimento di centinaia di persone. Secondo altre fonti, morì
due giorni dopo.

Ramzan Mezhidov. Uccisi in un attacco aereo a un convoglio di
rifugiati lungo la Rostov-Baku, strada da Grozny a Nazran
nella vicina Inguscezia.

Vladimir Yatsina, corrispondente per ITAR-TASS, è rapito e
ucciso da un gruppo di Wahhabis.

Roddy Scott. Ucciso nella repubblica russa di Inguscezia.
Soldati russi hanno trovato il suo corpo nella regione di
Galashki, vicino al confine con la Cecenia, a seguito di una
sanguinosa battaglia tra le forze russe e un gruppo di
combattenti ceceni.

Magomedzagid Varisov, scienziato politico e giornalista, è
colpito a morte nei pressi della sua abitazione a
Makhachkala. Aveva ricevuto minacce e aveva chiesto, senza
ottenerla, l’aiuto della polizia locale. Sharia Jamaat ha
rivendicato la responsabilità per l’uccisione.

Anastasia Baburova, 25 anni, studentessa della scuola di
giornalismo. Inseguiva il sicario di Stanislav Markelov, già
avvocato di Anna Politkovskaya, difensore delle famiglie dei
ceceni rapiti e torturati dalle milizie filorusse, e della
famiglia di Elza Kungayev, stuprata e uccisa da militari
russi, per conto della quale aveva appena promosso un ricorso
contro la scarcerazione del colonnello russo Yurij Budanov,
responsabile dell’episodio. Anastasia è morta per un colpo di
pistola sulla faccia sparato dal sicario che aveva appena
assassinato alle spalle Markelov.

Magomed Evloev, fondatore di un sito web molto critico nei
confronti dell’amministrazione della repubblica russa
d’Inguscezia (Ingushetiya.ru)

Serghiei Protazanov, tipografo impaginatore di un giornale
locale di opposizione di Khimki, alle porte di Mosca.

E poi ancora:

Dmitry Krikoryants

Yvan Scopan

Sergei Krasilnikov

Rory Peck

Igor Belozyorov

Vladimir Drobyshev

Aleksandr Sidelnikov

Aleksandr Smirnov

Yuri Soltis

Dmitry Kholodov

Viatcheslav Rudnev

Vladislav Listyev

Vadim Alferyev

Felix Solovyov

Viktor Pimenov

Viktor Mikhailov

Ramzan Khadzhiev

Larisa Yudina

Anatoly Levin-Utkin

Supian Ependiyev

Eduard Markevich

Natalya Skryl

Roddy Scott

Adlan Khasanov

Pavel Makeev

Maksim Maksimov

Andrei Soloviev

Grigol Chikhladze

Stan Storimans

---
http://oknotizie.virgilio.it/go.php?us=38111a05fe65c923
--
Il pesce, si sa, comincia a puzzare dalla testa.
Oggi la testa del pesce è letteralmente fetida,
ma la metà degli italiani s'inebria a quel fetore,
se ne riempie i polmoni come aria di montagna.
(Camilleri)
ivanatwork
2010-09-10 19:52:53 UTC
Permalink
*L'ilarità dei giornalisti presenti è stata soffocata* solo dalla
presenza dell'Esercito e delle spie al soldo del dittatore russo e del
suo portavoce, che avrebbero potuto in uno dei mille modi che Putin in
qualità di ex agente del KGB conosce bene essere "eliminate" fisicamente.
Eliminate le spie? Che senso ha, in italiano, questa frase? Per la barba
di Marx! Sono sicuro ti riferissi ai giornalisti.
C'è da chiedersi allora quale Dio prega e in quale Dio crede Berlusconi.
Difficile che sia lo stesso che proclama l'uguaglianza tra tutti gli
uomini, l'amore gratuito disinteressato e la filosofia del porgi l'altra
guancia.
PreGHI ... creDA. Altro italiano degno del peggior analfabeta.
Chi ha scritto l'articolo è russo? In quel caso sarei un po' più
indulgente ma bisogna scrivere in ITALIANO. Ed è un obbligo.
il Dio di Berlusconi è quello che il Cavaliere vede ogni mattina allo
specchio.
Parole sante. E quella sarà la sua rovina. Ogni giorno è più vicino al
baratro.

Riguardo a Putin, e a Gheddafi, io ho solo una cosa da scrivere: chi va
con lo zoppo impara a zoppicare! State lontani da Berlusconi finchè potete.







Ivan.
Pier
2010-09-17 13:21:16 UTC
Permalink
Post by ivanatwork
suo portavoce, che avrebbero potuto in uno dei mille modi che Putin in
qualità di ex agente del KGB conosce bene essere "eliminate" fisicamente.
Eliminate le spie? Che senso ha, in italiano, questa frase? Per la barba
di Marx! Sono sicuro ti riferissi ai giornalisti.
quota

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