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* L'Amore trionfa *
(troppo vecchio per rispondere)
pirex
2010-04-23 21:55:02 UTC
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23 aprile 2010,
Marco Travaglio

L'Amore trionfa

Questo Partito dell’Amore, visto in diretta senza rete, è
proprio un amore.
Colpivano gli sguardi, soprattutto.
Tutti molto amorevoli.
Teneri. Affettuosi.
Si vede proprio che si amano.
Lo zenith del sentimento si è registrato quando Fini ha
proferito la parola “legalità”.

Berlusconi ha digrignato i denti e contratto i muscoli
facciali, come per sbranarlo all’istante:
se Verdini, seduto a fianco, non se lo fosse legato al polso
con un bel paio di manette (le porta sempre con sé per ogni
evenienza), sarebbe corso il sangue.

Intanto l’intera sala, eccettuati alcuni incensurati,
grugniva fremente di sdegno.
Legalità a noi?
Chi ti ha insegnato certe parolacce?
Ma allora dillo che sei venuto a provocare!
Vai subito in bagno e lavati la bocca col sapone!

In effetti, in 16 anni di storia, nessuno aveva mai osato
tanto:
parlare di legalità in casa del corruttore di Mills, del
principale di Mangano, dell’amico di Dell’Utri e di Cosentino
fortunatamente assenti:
avevano subodorato qualcosa.

Non contento, il noto provocatore ha pure osato evocare la
Sicilia, altro tabù proibitissimo, specie se accompagnato dal
nome “Micciché”.
Mancava che citasse pure Dell’Utri, poi lo menavano proprio.

Ci voleva Fini per far uscire dai gangheri Berlusconi e
insegnare come si fa al Pd, che in sedici anni non ci è mai
riuscito:
basta parlargli di legalità e di libertà d’informazione (due
temi dai quali il Pd si tiene a debita distanza, per non
passare per antiberlusconiano, non sia mai).

E magari smontargli pure il federalismo fiscale (sul quale
un anno fa il Pd si astenne e Idv votò sì), anziché ripetere
che la Lega ha ragione, bisogna fare come la Lega e dialogare
con la Lega.

Infatti, con tutto quel che gli aveva detto Fini per un’ora e
mezza, Berlusconi gli ha risposto solo su quei temi:
del resto s’infischia allegramente (a parte un cenno ai 150
anni dell’Unità d’Italia, sui quali è molto preparato:
infatti dice “i 150 anni della storia della nostra
Repubblica”, quella di re Vittorio Emanuele II di Savoia e
del conte Cavour).

Sugli attacchi del suo Giornale a Fini, ha risposto
amorevole e sofferente:
“Io sul Giornale non ho alcun modo di influire” (versione
moderna del “sono forse io il custode di mio fratello?”, by
Caino).
Poi ha aggiunto che il Giornale è in vendita e se Fini ha un
amico a cui farlo comprare il problema è risolto, e comunque
lo attacca anche Libero, edito dal suo amico senatore
Angelucci:
dal che si potrebbe dedurre che forse gli attacchi dei
giornali di destra a Fini dipendono dai padroni che hanno.

Notevole anche il concetto di “super partes” illustrato dal
ducetto:
Fini non è un presidente della Camera super partes perché
ogni tanto critica il governo.

Ecco, per lui è super partes solo chi è sempre d’accordo con
lui.
Anzi, meglio:
chi è di sua proprietà.
Tipo Schifani, per dire.

Quanto al federalismo fiscale, Fini s’è permesso di
ricordare l’impegno di abolire le province (altro tema
astutamente disertato dal Pd).

Il 31 marzo 2008 il Cavaliere dichiarò nella videochat del
corriere.it:
“Non parlo di province, perché bisogna
eliminarle...Dimezzare i costi della politica significa
innanzitutto dimezzare il numero dei politici di mestiere ed
eliminare tanti enti inutili, province, comunità montane...”.

A Matrix ribadì:
“E’ necessario eliminare le province”.

E a Porta a Porta:
“Le province sono tutte inutili e fonte di costi per i
cittadini.
E’ pacifico che vanno abolite”.

Ieri invece ha detto:
“Aboliremo solo quelle non utili”, tanto abolirle tutte
farebbe risparmiare “solo 200 milioni” (falso: sarebbero 6
miliardi l’anno solo per il personale), e soprattutto “non ne
faremo di nuove”.

Un po’ come per le tasse:
in campagna elettorale giurava di tagliarle, ora invece si
vanta di non averle aumentate.
Come promettere un collier alla fidanzata e poi, se quella
si lamenta perché non l’ha ricevuto, replicare:
“Ma cara, in compenso non ti ho presa a calci in culo, cosa
pretendi di più?”.

Ps. Bersani ha commentato l’epico scazzo con una
dichiarazione listata a lutto:
“Sono divisi, non faranno le riforme”.
Una bella perdita.

(Vignetta di Bandanax)
http://oknotizie.virgilio.it/go.php?us=71445a892b3ef355
--
CINQUE X Mille ad EMERGENGY
Codice 971 471 101 55
Digit4
2010-04-28 16:14:05 UTC
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Post by pirex
23 aprile 2010,
Marco Travaglio
cut

Lui pare che ne abbia sempre una per tutti; vediamo dunque le varie che
tutti hanno per lui: http://it.wikipedia.org/wiki/Marco_Travaglio .
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