Poco poco...
Ho letto la storia di Gibbon del Declino e caduta dell'impero romano da
Costantino in poi, Valente, Giuliano, Vincenzo, ecc.
Un gran numero di vescovi, generali, eunuchi, consiglieri...
dei potenti....
Impressionante quello che è avvenuto, spesso il contrario di quello che
bisognava, e carneficine di ogni genere anche tra fratelli... sino al
contrario dei patti intercorsi.
Fino all'arrivo dei barbari (a volte antropofagi) sempre più certi che
l'impero era debole ed allora avanzavano ogni giorno di 300 metri circa,
compiendo di tutto e spesso per vendetta per quanto avevano subito prima ai
confini. Trovando alleanze anche dai maltrattati cittadini romani delle
'province'.
.considerazioni con dettagli buonissimi anche per oggi.
"Il capo del Governo si macchiò ripetutamente, perché il popolo tollerò e
addirittura applaudì questi crimini?" è oramai accertato ché il popolo
itaGliano ha nel suo DNA l'istinto della schiavitù.
Infatti Antistene scrisse: "E' la codardia di molti a fare la forza di
pochi, e non sono le imprese difficili, ma la paura !!!!".