ivanatwork
2010-09-18 12:20:07 UTC
http://www.corriere.it/esteri/10_settembre_17/luoghi-piu-inaccessibili-del-globo-tortora_1b956fc6-c261-11df-a515-00144f02aabe.shtml
MILANO - Chi almeno una volta nella propria vita non ha immaginato di
rompere con la vita ordinaria e terminare il resto dei suoi giorni in un
luogo esotico e remoto? La letteratura d'avventura, a cominciare
dall'intramontabile Robinson Crusoe di Daniel Defoe, è ricca di storie
ambientate in luoghi impervi e difficile da raggiungere. Ma oggi, nel
nostro mondo supertecnologico, dove tutte le distanze possono essere
colmate, sarebbe davvero difficile rivivere l'incredibile disavventura
di Alexander Selkirk, il pirata scozzese che ispirò il celebre
personaggio di Defoe e che visse in solitudine per quattro anni e
quattro mesi su un'isola deserta dell'arcipelago Juan Fernández,
nell'Oceano Pacifico. Infatti nel XXI secolo grazie ai telefonini di
ultima generazione e agli internet point sparsi in ogni angolo del globo
non è facile restare isolati dal mondo. Forbes, uno dei più celebri
magazine economici americani, ha provato a stilare la classifica degli
otto luoghi più inaccessibili del Pianeta, dove forse è ancora possibile
nascondersi per il resto dei propri giorni.
L'ARCIPELAGO DI TRISTAN DA CUNHA E IL LEGAME CON LA LIGURIA - Prima di
passare alla rassegna dei luoghi più remoti nel mondo è giusto fare una
premessa: se il pirata Selkirk fosse oggi abbandonato su un'isola
dell'arcipelago di Juan Fernández non avrebbe problemi a tornare in
patria. Quotidiane tratte aeree collegano queste isole con Santiago, la
capitale del Cile, e ogni giorno sbarcano sull'isola di Robinson Crusoe
centinaia di turisti. Il primo posto isolato e nascosto segnalato da
Forbes è invece Tristan da Cunha, un arcipelago nell'Oceano Atlantico.
Territorio britannico, dista circa 2000 chilometri da Sant'Elena, la
famigerata isola dove spirò esule Napoleone Bonaparte. Abitato da 300
abitanti, questo territorio che è considerato uno dei luoghi più remoti
della Terra (può essere raggiunto in sei giorni solo in nave partendo da
Città del Capo e percorrendo oltre 3.000 km di mare) conserva uno
stretto legame con la Liguria: due marinai di Camogli, Andrea Repetto, e
Gaetano Lavarello, nel lontano 1892, naufragarono sull'isola con il
brigantino «Italia» e decisero di rimanervi per sempre. Oggi alcuni
abitanti conservano i medesimi cognomi e l'ospedale presente
nell'arcipelago si chiama «Camogli Hospital».
LA CLASSIFICA DI FORBES - Un altro territorio davvero remoto, ma che
presenta un incredibile fascino, è quello dell’arcipelago di Socotra,
nell'Oceano Indiano. Composto da quattro piccole isole che si trovano a
circa 300 km dalla costa somala, Socotra è dal 2008 patrimonio
dell'Umanità. Per circa quattro mesi le isole sono irraggiungibili a
causa delle tempeste monsoniche. Inoltre la mancanza di approdi sicuri
rende questo territorio poco ospitale anche negli altri mesi. Tuttavia
l'arcipelago, che conta circa 45.000 abitanti e che può essere raggiunto
in aereo (ci sono due voli a settimana dallo Yemen) o in nave, è unico
dal punto di vista naturalistico: il 37% delle 825 specie di piante
presenti sulle isole sono uniche al mondo e lo stesso discorso vale per
i tanti rettili e uccelli che popolano l'arcipelago. Ma chi volesse
nascondersi può scappare anche in territori continentali. È il caso del
Darien Gap, l'immensa giungla che divide la Colombia da Panama. Qui non
vi sono strade asfaltate e il territorio è ampiamente controllato dai
guerriglieri colombiani. Di tanto in tanto avventurieri organizzano
spedizioni per esplorare questi luoghi poco conosciuti, ma i rischi non
mancano: chi si addentra nella Darien Gap, difficilmente troverà altri
turisti, ma rischierà seriamente di essere rapito dai narcotrafficanti
colombiani. Chi invece non soffre il freddo e ama luoghi sconfinati,
potrà scappare verso la laguna di San Rafael nella Patagonia cilena.
Questo suggestivo parco naturale raggiungibile da Porto Montt solo in
nave è celebre per la rinomata pesca, per la ricca vegetazione e per le
spettacolari catene montuose. Dichiarato nel 1979 Riserva della Biosfera
dall’Unesco, la Laguna di San Rafael è caratterizzata da continue piogge
e da enormi lastre di ghiaccio che si staccano dalla terraferma e
galleggiano nel mare. Un altro luogo affascinante e remoto, consigliato
dalla rivista americano, è l'entroterra della Mongolia. Raggiungere
Ulaanbaatar, la capitale di questo stato senza sbocco sul mare e dalle
temperature estreme, non è difficile: basta prendere un aereo da Mosca o
da Pechino. Qui si potranno ammirare i passatempi popolari
(principalmente l'equitazione e la falconeria) e godere della generosa
ospitalità mongola. Successivamente il viaggio riprenderà verso
l'incredibile deserto del Gobi e verso la taiga, una fitta foresta
sempreverde. Segue un altro dei luoghi più remoti al mondo: il parco
nazionale di Auyuittuq, in Canada. Inaccessibile quando a giugno il
ghiaccio si sta rompendo e a ottobre quando invece si sta congelando, in
estate è raggiungibile in barca, mentre in inverno solo in motoslitta.
Uno dei vantaggi di questo luogo è che una volta visitato, sarà
difficile dimenticarlo. Tra i contro invece la presenza in primavera di
orsi polari, la quasi totale oscurità anche nelle ore giornaliere e il
rischio di ipotermia in inverno. La rassegna di Forbes prosegue con la
penisola della Kamchatka, nell'estremo oriente siberiano. Abitata da 450
mila persone e grande oltre 470 mila km quadrati, questo territorio è
ricco di vulcani, geyser e foreste. Celebre per lo sci e per la pesca
della trota, è pericoloso per la presenza di tanti predatori (orsi
bruni, linci e lupi) e per i suoi 29 vulcani ancora in attività. Chiude
la lista, lo stato della Papua Nuova Guinea. Può essere raggiunto in
aereo dall'Australia e presenta spiagge e panorami incantevoli. È uno
dei pochi luoghi del mondo, dove la copertura dei telefoni cellulari è
ancora scarsa e da anni è dilaniato da guerre tribali.
MILANO - Chi almeno una volta nella propria vita non ha immaginato di
rompere con la vita ordinaria e terminare il resto dei suoi giorni in un
luogo esotico e remoto? La letteratura d'avventura, a cominciare
dall'intramontabile Robinson Crusoe di Daniel Defoe, è ricca di storie
ambientate in luoghi impervi e difficile da raggiungere. Ma oggi, nel
nostro mondo supertecnologico, dove tutte le distanze possono essere
colmate, sarebbe davvero difficile rivivere l'incredibile disavventura
di Alexander Selkirk, il pirata scozzese che ispirò il celebre
personaggio di Defoe e che visse in solitudine per quattro anni e
quattro mesi su un'isola deserta dell'arcipelago Juan Fernández,
nell'Oceano Pacifico. Infatti nel XXI secolo grazie ai telefonini di
ultima generazione e agli internet point sparsi in ogni angolo del globo
non è facile restare isolati dal mondo. Forbes, uno dei più celebri
magazine economici americani, ha provato a stilare la classifica degli
otto luoghi più inaccessibili del Pianeta, dove forse è ancora possibile
nascondersi per il resto dei propri giorni.
L'ARCIPELAGO DI TRISTAN DA CUNHA E IL LEGAME CON LA LIGURIA - Prima di
passare alla rassegna dei luoghi più remoti nel mondo è giusto fare una
premessa: se il pirata Selkirk fosse oggi abbandonato su un'isola
dell'arcipelago di Juan Fernández non avrebbe problemi a tornare in
patria. Quotidiane tratte aeree collegano queste isole con Santiago, la
capitale del Cile, e ogni giorno sbarcano sull'isola di Robinson Crusoe
centinaia di turisti. Il primo posto isolato e nascosto segnalato da
Forbes è invece Tristan da Cunha, un arcipelago nell'Oceano Atlantico.
Territorio britannico, dista circa 2000 chilometri da Sant'Elena, la
famigerata isola dove spirò esule Napoleone Bonaparte. Abitato da 300
abitanti, questo territorio che è considerato uno dei luoghi più remoti
della Terra (può essere raggiunto in sei giorni solo in nave partendo da
Città del Capo e percorrendo oltre 3.000 km di mare) conserva uno
stretto legame con la Liguria: due marinai di Camogli, Andrea Repetto, e
Gaetano Lavarello, nel lontano 1892, naufragarono sull'isola con il
brigantino «Italia» e decisero di rimanervi per sempre. Oggi alcuni
abitanti conservano i medesimi cognomi e l'ospedale presente
nell'arcipelago si chiama «Camogli Hospital».
LA CLASSIFICA DI FORBES - Un altro territorio davvero remoto, ma che
presenta un incredibile fascino, è quello dell’arcipelago di Socotra,
nell'Oceano Indiano. Composto da quattro piccole isole che si trovano a
circa 300 km dalla costa somala, Socotra è dal 2008 patrimonio
dell'Umanità. Per circa quattro mesi le isole sono irraggiungibili a
causa delle tempeste monsoniche. Inoltre la mancanza di approdi sicuri
rende questo territorio poco ospitale anche negli altri mesi. Tuttavia
l'arcipelago, che conta circa 45.000 abitanti e che può essere raggiunto
in aereo (ci sono due voli a settimana dallo Yemen) o in nave, è unico
dal punto di vista naturalistico: il 37% delle 825 specie di piante
presenti sulle isole sono uniche al mondo e lo stesso discorso vale per
i tanti rettili e uccelli che popolano l'arcipelago. Ma chi volesse
nascondersi può scappare anche in territori continentali. È il caso del
Darien Gap, l'immensa giungla che divide la Colombia da Panama. Qui non
vi sono strade asfaltate e il territorio è ampiamente controllato dai
guerriglieri colombiani. Di tanto in tanto avventurieri organizzano
spedizioni per esplorare questi luoghi poco conosciuti, ma i rischi non
mancano: chi si addentra nella Darien Gap, difficilmente troverà altri
turisti, ma rischierà seriamente di essere rapito dai narcotrafficanti
colombiani. Chi invece non soffre il freddo e ama luoghi sconfinati,
potrà scappare verso la laguna di San Rafael nella Patagonia cilena.
Questo suggestivo parco naturale raggiungibile da Porto Montt solo in
nave è celebre per la rinomata pesca, per la ricca vegetazione e per le
spettacolari catene montuose. Dichiarato nel 1979 Riserva della Biosfera
dall’Unesco, la Laguna di San Rafael è caratterizzata da continue piogge
e da enormi lastre di ghiaccio che si staccano dalla terraferma e
galleggiano nel mare. Un altro luogo affascinante e remoto, consigliato
dalla rivista americano, è l'entroterra della Mongolia. Raggiungere
Ulaanbaatar, la capitale di questo stato senza sbocco sul mare e dalle
temperature estreme, non è difficile: basta prendere un aereo da Mosca o
da Pechino. Qui si potranno ammirare i passatempi popolari
(principalmente l'equitazione e la falconeria) e godere della generosa
ospitalità mongola. Successivamente il viaggio riprenderà verso
l'incredibile deserto del Gobi e verso la taiga, una fitta foresta
sempreverde. Segue un altro dei luoghi più remoti al mondo: il parco
nazionale di Auyuittuq, in Canada. Inaccessibile quando a giugno il
ghiaccio si sta rompendo e a ottobre quando invece si sta congelando, in
estate è raggiungibile in barca, mentre in inverno solo in motoslitta.
Uno dei vantaggi di questo luogo è che una volta visitato, sarà
difficile dimenticarlo. Tra i contro invece la presenza in primavera di
orsi polari, la quasi totale oscurità anche nelle ore giornaliere e il
rischio di ipotermia in inverno. La rassegna di Forbes prosegue con la
penisola della Kamchatka, nell'estremo oriente siberiano. Abitata da 450
mila persone e grande oltre 470 mila km quadrati, questo territorio è
ricco di vulcani, geyser e foreste. Celebre per lo sci e per la pesca
della trota, è pericoloso per la presenza di tanti predatori (orsi
bruni, linci e lupi) e per i suoi 29 vulcani ancora in attività. Chiude
la lista, lo stato della Papua Nuova Guinea. Può essere raggiunto in
aereo dall'Australia e presenta spiagge e panorami incantevoli. È uno
dei pochi luoghi del mondo, dove la copertura dei telefoni cellulari è
ancora scarsa e da anni è dilaniato da guerre tribali.