AK-47
2010-03-12 18:33:27 UTC
Articolo di Giustizia, pubblicato mercoledì 10 marzo 2010 in Spagna.
[El Periódico de Catalunya]
http://www.elperiodico.com/default.asp?idpublicacio_PK=46&idioma=CAS&idnoticia_PK=691683&idseccio_PK=1007
Un'indagine rivela una complessa rete di intrallazzi economici che hanno
mandato in carcere un centinaio di persone, per la maggior parte
politici e imprenditori italiani
Il presidente di uno dei primi operatori nazionali di telefonia è
tornato su un jet privato dalle Antille a Roma per andare in carcere. Un
senatore risulta eletto direttamente, scheda su scheda, dalla
'Ndrangheta, la mafia calabrese. Un ex militante dell'estrema destra
che, secondo i magistrati era l'attuale ambasciatore della mafia nella
capitale, aveva comprato un intero ristorante «per non dover mangiare da
solo». L'ondata nazionale di corruzione che i magistrati italiani stanno
svelando da due settimane, potrebbe risultare pittoresca se non fosse
che c'è un intero Paese di mezzo.
L'Italia assiste attonita allo sgretolamento del quadro apparentemente
perfetto che i conservatori avevano evocato sin da quando avevano vinto
le elezioni nel 2008. In 15 giorni quasi 100 persone sono state
arrestate e più di una cinquantina sono indagate. L'incantesimo è finito
e la crisi ora alimenta la disoccupazione, che raggiunge l'8,2% e il
debito pubblico, che sfiora il 120%.
Tirare il filo
Gli arresti sono cominciati il 10 febbraio, quando sono finiti in
carcere Angelo Balducci, presidente del Consiglio Superiore dei Lavori
Pubblici, il funzionario statale Fabio De Santis, l'imprenditore edile
Diego Anemone e Mauro della Giovampaola, responsabile delle opere per
accogliere il vertice del G8 che avrebbe dovuto svolgersi sull'isola
della Maddalena (Sardegna) lo scorso mese di luglio. Ma il 7 aprile ci
fu il terremoto a L'Aquila e il summit del G8 fu trasferito in Abruzzo
per ragioni di austerità.
I lavori, la gestione del cambio di sede e gli interventi d'emergenza
dopo il terremoto furono affidati alla Protezione Civile (PC), con la
licenza di prescindere dalle gare d'appalto.
Tirando il filo della PC, i magistrati hanno ricostruito in 20.000
pagine una complessa rete di assegnazione arbitraria delle opere, favori
-- anche sessuali -- e tangenti per migliaia di milioni di euro. La PC
si occupava delle emergenze, ma anche di qualsiasi evento speciale, come
la costruzione o la ricostruzione di teatri, carceri o monasteri, così
come l'organizzazione del Gran Premio di Formula 1 a Roma, l'Expo 2015
di Milano o una festa popolare.
Soldi che andavano sempre alle stesse imprese. Alcuni dei loro
proprietari se la ridevano la notte del terremoto a L'Aquila. «C'è da
partire in quarta. Ci sarà da ricostruire per 10 anni», dicevano durante
le telefonate intercettate. Un pubblico ministero di Roma, Achille Toro,
teneva informati gli interessati riguardo sulle indagini.
Le operazioni illegali per il vertice del G8 si sono poi ripetutie poche
settimane dopo per i Mondiali di nuoto di Roma: la maggior parte delle
piscine utilizzate durante il campionato, costruite grazie alla
Protezione Civile, sono state poste sotto sequestro perché illegali. A
gennaio la Corte dei Conti ha calcolato che la corruzione è aumentata
del 229%.
Parallelamente, i magistrati hanno scoperto un ingegnoso sistema di
riciclaggio di denaro e di evasione fiscale. Fastweb, l'operatore che ha
introdotto la banda larga in Italia e che successivamente è stato
comprato da Suisscom per 3.100 milioni di euro, fatturava alla Telecom
un traffico telefonico inesistente.
Evasione dell'IVA e riciclaggio di 2 miliardi di euro. Sessanta persone
in carcere.
L'artefice è Gennaro Mokbel, ex membro dell'estrema destra, transfuga di
partiti e rappresentante della 'Ndrangheta a Roma. È stato Mokbel ad
appoggiare l'elezione di Nicola Di Girolamo a senatore degli italiani
residenti in Europa. La mafia calabrese si spostò a Bruxelles per
cercare o per comprare le schede in bianco degli elettori. Oggi il
politico si dimetterà e sarà arrestato. «Non ho niente a che vedere con
la mafia», ha detto. Ma dopo poche ore sono state pubblicate le
fotografie di una cena elettorale con Mokbel insieme al boss calabrese
Franco Pugliese.
Società per azioni
Questo mese Guido Bertolaso, capo della Protezione Civile, stava per
essere nominato ministro della Cultura, ma lo scandalo ha bloccato la
sua nomina. Ha anche vanificato il tentativo di trasformare la PC in
società per azioni, cosa che avrebbe istituzionalizzato la sua libertà
di movimento, e ha frenato un altro progetto ancora più ambizioso: la
creazione di Beni Culturali S.p.A. che avrebbe di fatto privatizzato lo
sfruttamento commerciale di tutta l'arte italiana. Una vera e propria
lotteria.
«La battaglia per la legalità è l'unica strada per far ripartire
l'economia», ha commentato Emma Marcegaglia, presidente di
Confindustria, sottolineando che in Italia «ci vogliono quattro anni fra
la decisione di un progetto e la sua aggiudicazione». Riguardo alla
deriva della corruzione, il comunista Fausto Bertinotti, estromesso
dalla politica, ha scritto che «c'è un pezzo di borghesia che vuole
uscire dal berlusconismo».
L'esplosione dello scandalo è avvenuta a un mese dal voto in 13 regioni
e i conservatori del primo ministro Silvio Berlusconi stanno sulle
spine. I progressisti mantengono un profilo basso e un nuovo «popolo
viola» di 300.000 giovani senza partito si ribella su internet.
In mezzo a questo maremoto politico, etico e sociale, Berlusconi ha
annunciato la creazione di un esercito di giovani che ha chiamato
«promotori della libertà», perché, ha detto, «viviamo in uno Stato di
polizia». Pirandello non è nulla a confronto.
[El Periódico de Catalunya]
http://www.elperiodico.com/default.asp?idpublicacio_PK=46&idioma=CAS&idnoticia_PK=691683&idseccio_PK=1007
Un'indagine rivela una complessa rete di intrallazzi economici che hanno
mandato in carcere un centinaio di persone, per la maggior parte
politici e imprenditori italiani
Il presidente di uno dei primi operatori nazionali di telefonia è
tornato su un jet privato dalle Antille a Roma per andare in carcere. Un
senatore risulta eletto direttamente, scheda su scheda, dalla
'Ndrangheta, la mafia calabrese. Un ex militante dell'estrema destra
che, secondo i magistrati era l'attuale ambasciatore della mafia nella
capitale, aveva comprato un intero ristorante «per non dover mangiare da
solo». L'ondata nazionale di corruzione che i magistrati italiani stanno
svelando da due settimane, potrebbe risultare pittoresca se non fosse
che c'è un intero Paese di mezzo.
L'Italia assiste attonita allo sgretolamento del quadro apparentemente
perfetto che i conservatori avevano evocato sin da quando avevano vinto
le elezioni nel 2008. In 15 giorni quasi 100 persone sono state
arrestate e più di una cinquantina sono indagate. L'incantesimo è finito
e la crisi ora alimenta la disoccupazione, che raggiunge l'8,2% e il
debito pubblico, che sfiora il 120%.
Tirare il filo
Gli arresti sono cominciati il 10 febbraio, quando sono finiti in
carcere Angelo Balducci, presidente del Consiglio Superiore dei Lavori
Pubblici, il funzionario statale Fabio De Santis, l'imprenditore edile
Diego Anemone e Mauro della Giovampaola, responsabile delle opere per
accogliere il vertice del G8 che avrebbe dovuto svolgersi sull'isola
della Maddalena (Sardegna) lo scorso mese di luglio. Ma il 7 aprile ci
fu il terremoto a L'Aquila e il summit del G8 fu trasferito in Abruzzo
per ragioni di austerità.
I lavori, la gestione del cambio di sede e gli interventi d'emergenza
dopo il terremoto furono affidati alla Protezione Civile (PC), con la
licenza di prescindere dalle gare d'appalto.
Tirando il filo della PC, i magistrati hanno ricostruito in 20.000
pagine una complessa rete di assegnazione arbitraria delle opere, favori
-- anche sessuali -- e tangenti per migliaia di milioni di euro. La PC
si occupava delle emergenze, ma anche di qualsiasi evento speciale, come
la costruzione o la ricostruzione di teatri, carceri o monasteri, così
come l'organizzazione del Gran Premio di Formula 1 a Roma, l'Expo 2015
di Milano o una festa popolare.
Soldi che andavano sempre alle stesse imprese. Alcuni dei loro
proprietari se la ridevano la notte del terremoto a L'Aquila. «C'è da
partire in quarta. Ci sarà da ricostruire per 10 anni», dicevano durante
le telefonate intercettate. Un pubblico ministero di Roma, Achille Toro,
teneva informati gli interessati riguardo sulle indagini.
Le operazioni illegali per il vertice del G8 si sono poi ripetutie poche
settimane dopo per i Mondiali di nuoto di Roma: la maggior parte delle
piscine utilizzate durante il campionato, costruite grazie alla
Protezione Civile, sono state poste sotto sequestro perché illegali. A
gennaio la Corte dei Conti ha calcolato che la corruzione è aumentata
del 229%.
Parallelamente, i magistrati hanno scoperto un ingegnoso sistema di
riciclaggio di denaro e di evasione fiscale. Fastweb, l'operatore che ha
introdotto la banda larga in Italia e che successivamente è stato
comprato da Suisscom per 3.100 milioni di euro, fatturava alla Telecom
un traffico telefonico inesistente.
Evasione dell'IVA e riciclaggio di 2 miliardi di euro. Sessanta persone
in carcere.
L'artefice è Gennaro Mokbel, ex membro dell'estrema destra, transfuga di
partiti e rappresentante della 'Ndrangheta a Roma. È stato Mokbel ad
appoggiare l'elezione di Nicola Di Girolamo a senatore degli italiani
residenti in Europa. La mafia calabrese si spostò a Bruxelles per
cercare o per comprare le schede in bianco degli elettori. Oggi il
politico si dimetterà e sarà arrestato. «Non ho niente a che vedere con
la mafia», ha detto. Ma dopo poche ore sono state pubblicate le
fotografie di una cena elettorale con Mokbel insieme al boss calabrese
Franco Pugliese.
Società per azioni
Questo mese Guido Bertolaso, capo della Protezione Civile, stava per
essere nominato ministro della Cultura, ma lo scandalo ha bloccato la
sua nomina. Ha anche vanificato il tentativo di trasformare la PC in
società per azioni, cosa che avrebbe istituzionalizzato la sua libertà
di movimento, e ha frenato un altro progetto ancora più ambizioso: la
creazione di Beni Culturali S.p.A. che avrebbe di fatto privatizzato lo
sfruttamento commerciale di tutta l'arte italiana. Una vera e propria
lotteria.
«La battaglia per la legalità è l'unica strada per far ripartire
l'economia», ha commentato Emma Marcegaglia, presidente di
Confindustria, sottolineando che in Italia «ci vogliono quattro anni fra
la decisione di un progetto e la sua aggiudicazione». Riguardo alla
deriva della corruzione, il comunista Fausto Bertinotti, estromesso
dalla politica, ha scritto che «c'è un pezzo di borghesia che vuole
uscire dal berlusconismo».
L'esplosione dello scandalo è avvenuta a un mese dal voto in 13 regioni
e i conservatori del primo ministro Silvio Berlusconi stanno sulle
spine. I progressisti mantengono un profilo basso e un nuovo «popolo
viola» di 300.000 giovani senza partito si ribella su internet.
In mezzo a questo maremoto politico, etico e sociale, Berlusconi ha
annunciato la creazione di un esercito di giovani che ha chiamato
«promotori della libertà», perché, ha detto, «viviamo in uno Stato di
polizia». Pirandello non è nulla a confronto.