pirex
2010-03-16 20:41:41 UTC
Diffamò Di Pietro: Berlusconi a giudizio a Viterbo
ROMA (15 marzo) - Silvio Berlusconi è stato citato a giudizio di fronte al
giudice di pace di Viterbo per il 23 marzo prossimo: dovrà rispondere del
reato di diffamazione nei confronti di Antonio Di Pietro, che aveva
querelato il presidente del Consiglio per le offese che rivoltegli in un
comizio elettorale nel marzo del 2008, quando Berlusconi non era premier.
Berlusconi aveva detto che il leader dell'Idv aveva preso la laurea in
giurisprudenza grazie ai servizi segreti.
Della vicenda dovrà occuparsi il giudice di pace visto che la diffamazione
non è avvenuta a mezzo stampa (reato più grave), ma durante un comizio. È
possibile che il giudizio venga però sospeso visto che il premier potrebbe
chiedere l'insindacabilità sul presupposto che si sia trattato di opinioni
espresse da un parlamentare nell'esercizio delle sue funzioni.
«Ma non finisce qui - spiega il leader dell'Idv -
perché siccome Berlusconi ha ripetuto le stesse offese anche a Porta a
Porta, è stato rinviato a giudizio, sempre per diffamazione, anche dai
magistrati di Bergamo». In questo caso, sottolinea ancora Di Pietro, se ne
dovrà occupare il tribunale di Bergamo perchè la diffamazione è avvenuta
attraverso un mezzo di informazione.
Il Giornale risarcirà Di Pietro con 100mila euro.
Antonio Di Pietro fa anche sapere che «oggi il giudice civile di Monza ha
condannato Il Giornale a risarcirmi di 60 mila euro. Due giorni fa, sempre
il quotidiano di Feltri è stato condannato a pagarmi 40 mila euro. Così sono
stati costretti a rimangiarsi due falsità che mi avevano attribuito: quella
che riguardava acquisti di appartamenti vari e quella secondo la quale io
avrei fatto candidare nell'Idv personaggi legati agli ambienti mafiosi. Così
vediamo se continueranno a dire menzogne nei miei confronti».
http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=27403&sez=HOME_INITALIA&npl=&desc_sez=
ROMA (15 marzo) - Silvio Berlusconi è stato citato a giudizio di fronte al
giudice di pace di Viterbo per il 23 marzo prossimo: dovrà rispondere del
reato di diffamazione nei confronti di Antonio Di Pietro, che aveva
querelato il presidente del Consiglio per le offese che rivoltegli in un
comizio elettorale nel marzo del 2008, quando Berlusconi non era premier.
Berlusconi aveva detto che il leader dell'Idv aveva preso la laurea in
giurisprudenza grazie ai servizi segreti.
Della vicenda dovrà occuparsi il giudice di pace visto che la diffamazione
non è avvenuta a mezzo stampa (reato più grave), ma durante un comizio. È
possibile che il giudizio venga però sospeso visto che il premier potrebbe
chiedere l'insindacabilità sul presupposto che si sia trattato di opinioni
espresse da un parlamentare nell'esercizio delle sue funzioni.
«Ma non finisce qui - spiega il leader dell'Idv -
perché siccome Berlusconi ha ripetuto le stesse offese anche a Porta a
Porta, è stato rinviato a giudizio, sempre per diffamazione, anche dai
magistrati di Bergamo». In questo caso, sottolinea ancora Di Pietro, se ne
dovrà occupare il tribunale di Bergamo perchè la diffamazione è avvenuta
attraverso un mezzo di informazione.
Il Giornale risarcirà Di Pietro con 100mila euro.
Antonio Di Pietro fa anche sapere che «oggi il giudice civile di Monza ha
condannato Il Giornale a risarcirmi di 60 mila euro. Due giorni fa, sempre
il quotidiano di Feltri è stato condannato a pagarmi 40 mila euro. Così sono
stati costretti a rimangiarsi due falsità che mi avevano attribuito: quella
che riguardava acquisti di appartamenti vari e quella secondo la quale io
avrei fatto candidare nell'Idv personaggi legati agli ambienti mafiosi. Così
vediamo se continueranno a dire menzogne nei miei confronti».
http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=27403&sez=HOME_INITALIA&npl=&desc_sez=