Dott. Marafone
2010-07-19 11:50:20 UTC
MILANO - Sette mesi fa, una statuetta del Duomo scagliata dalla mano di uno
psicolabile lo colpiva a un passo dalla Cattedrale. Oggi, Silvio Berlusconi
si riappacifica con la città e il suo simbolo religioso, salendo fino alle
guglie più alte per ringraziare la Madonnina «che mi ha protetto» e
assistere a un concerto di Charles Aznavour voluto dalla Provincia per
contribuire alle spese di ristrutturazione del Duomo stesso. E ci si aspetta
dal Presidente del Consiglio l'annuncio che il Governo si occuperà, almeno
in parte, delle spese che la Veneranda Fabbrica deve sostenere per la
manutenzione, ripristinando il contributo annuale di 5 milioni di euro
bloccato nel 2008.
Intanto, c'è l'iniziativa di Palazzo Isimbardi, che ha sponsorizzato la
serata di oggi mettendo in vendita a 2 mila euro ciascuno i biglietti per
assistere alla performance di Aznavour. Come aveva spiegato il presidente
Guido Podestà, «abbiamo pensato di agire su un doppio binario. Prima,
destinando alla Veneranda Fabbrica 480 mila euro malgrado le ristrettezze
del nostro bilancio. Poi, patrocinando questa iniziativa che si inserisce
fra quelle studiate per i 150 anni della fondazione della Provincia».
Cinquecento i posti a disposizione, quasi 400 i ticket già staccati, ai
quali si aggiungono quelli a invito.
In occasione della serata, Berlusconi e don Luigi Verzé, fondatore dell'ospedale
San Raffaele, riceveranno il premio «Grande Milano» istituito ad hoc dalla
Provincia e consistente in due sculture. Il riconoscimento a Berlusconi
premia lo «statista di rara capacità che conduce con responsabilità e lucida
consapevolezza il Paese verso un futuro di donne e di uomini liberi che
compongono una società solidale fondata sull'amore, la tolleranza e il
rispetto per la vita». E via di questo passo. Critico il Pd, con l'ex
presidente della Provincia, Filippo Penati: «Più che il tributo di una
istituzione al presidente del Consiglio in occasione del 150/mo dalla
fondazione della Provincia di Milano, questo sembra il riconoscimento di un
dipendente al proprio capo».
Ad accogliere Berlusconi, che salirà da un ascensore a lui riservato in un
Duomo blindatissimo, ci saranno fra gli altri il sindaco Letizia Moratti, il
presidente della Regione, Roberto Formigoni, prefetto e questore, ministri,
politici (del centrodestra) e industriali. Presenti anche il vicario
episcopale, monsignor Erminio De Scalzi e monsignor Luigi Manganini,
arciprete del Duomo. Da Roberto Caputo (Pd) arriva l'insinuazione: «I
maligni vociferano di un cachet da 320 mila euro per Aznavour e 200 mila i
costi dell'organizzazione. Non ci crediamo, perché in questo caso
rimarrebbero spiccioli per il Duomo. Ma sarebbe giusto rendere noto il
ricavato della serata».
psicolabile lo colpiva a un passo dalla Cattedrale. Oggi, Silvio Berlusconi
si riappacifica con la città e il suo simbolo religioso, salendo fino alle
guglie più alte per ringraziare la Madonnina «che mi ha protetto» e
assistere a un concerto di Charles Aznavour voluto dalla Provincia per
contribuire alle spese di ristrutturazione del Duomo stesso. E ci si aspetta
dal Presidente del Consiglio l'annuncio che il Governo si occuperà, almeno
in parte, delle spese che la Veneranda Fabbrica deve sostenere per la
manutenzione, ripristinando il contributo annuale di 5 milioni di euro
bloccato nel 2008.
Intanto, c'è l'iniziativa di Palazzo Isimbardi, che ha sponsorizzato la
serata di oggi mettendo in vendita a 2 mila euro ciascuno i biglietti per
assistere alla performance di Aznavour. Come aveva spiegato il presidente
Guido Podestà, «abbiamo pensato di agire su un doppio binario. Prima,
destinando alla Veneranda Fabbrica 480 mila euro malgrado le ristrettezze
del nostro bilancio. Poi, patrocinando questa iniziativa che si inserisce
fra quelle studiate per i 150 anni della fondazione della Provincia».
Cinquecento i posti a disposizione, quasi 400 i ticket già staccati, ai
quali si aggiungono quelli a invito.
In occasione della serata, Berlusconi e don Luigi Verzé, fondatore dell'ospedale
San Raffaele, riceveranno il premio «Grande Milano» istituito ad hoc dalla
Provincia e consistente in due sculture. Il riconoscimento a Berlusconi
premia lo «statista di rara capacità che conduce con responsabilità e lucida
consapevolezza il Paese verso un futuro di donne e di uomini liberi che
compongono una società solidale fondata sull'amore, la tolleranza e il
rispetto per la vita». E via di questo passo. Critico il Pd, con l'ex
presidente della Provincia, Filippo Penati: «Più che il tributo di una
istituzione al presidente del Consiglio in occasione del 150/mo dalla
fondazione della Provincia di Milano, questo sembra il riconoscimento di un
dipendente al proprio capo».
Ad accogliere Berlusconi, che salirà da un ascensore a lui riservato in un
Duomo blindatissimo, ci saranno fra gli altri il sindaco Letizia Moratti, il
presidente della Regione, Roberto Formigoni, prefetto e questore, ministri,
politici (del centrodestra) e industriali. Presenti anche il vicario
episcopale, monsignor Erminio De Scalzi e monsignor Luigi Manganini,
arciprete del Duomo. Da Roberto Caputo (Pd) arriva l'insinuazione: «I
maligni vociferano di un cachet da 320 mila euro per Aznavour e 200 mila i
costi dell'organizzazione. Non ci crediamo, perché in questo caso
rimarrebbero spiccioli per il Duomo. Ma sarebbe giusto rendere noto il
ricavato della serata».
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Dott. Marafone
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